Gran Premio della Liberazione 2017, la corsa non si farà

Arriva un altro duro colpo per il ciclismo giovanile italiano. È stato ufficializzato oggi che il Gran Premio della Liberazione 2017 non si farà. Il presidente del Velo Club Primavera Ciclistica, Andrea Novelli spiega: “Non ci sono le condizioni per organizzare la corsa. Le solite e ripetitive frasi di circostanza non sono sufficienti. Inutile che continuino a ripetere: il Liberazione non può morire dopo che tanti hanno contribuito a togliergli ossigeno anno dopo anno con un’ostinazione degna di miglior causa. In pochi hanno mostrato di avere per davvero a cuore la corsa“. Novelli sottolinea che Riccardo Viola è stato “l’unico esponente degli enti sportivi a esprimere solidarietà non solo a parole” che “sordità e impotenza hanno contraddistinto le istituzioni a tutti i livelli, dalle locali alle nazionali, da quelle sportive a quelle politiche”.

Non mancano anche le stilettate ai “giovani dirigenti di società ciclistiche romane che, fingendo di collaborare, hanno sfruttato per proprio tornaconto il Liberazione”. La conclusione è ancora più amara: “Mai, tuttavia, mi sarei aspettato che la pietra tombale sulla storia del Gran Premio della Liberazione fosse apposta da due degli organizzatori più celebrati dell’attuale momento ciclistico: l’uno pronto a far bloccare somme sui conti personali e l’altro, ahimè , dimenticò di essere stato lanciato nel mondo del giornalismo da Gino Sala e dal circuito storico delle Terme di Caracalla”.

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